Un attrezzo indispensabile
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Molti anni fa acquistai e montai il mitico ricetrasmettitore in kit Heatkit HW101. La ditta era famosa per l'estrema accuratezza del manuale con indcazioni precisissime per la costruzione per cui era quasi impossibile commettere errori se si fossero seguite le istruzioni.
L'apparato funzionò infatti al primo colpo ed è ancora in mio possesso.
Ricordo ancora un attrezzino in plastica allegato al kit per facilitare l'avvitamento dei dadi in posizioni scomode.
Era un cilindretto di plastica che aveva all'estremità una cava esagonale in cui si metteva il dado che poi si portava a contatto con la vite, facilitando molto le cose. Mi pare che avesse una cava ad ogni estremità per dadi di due misure diverse.
Un paio di traslochi hanno fatto sparire l'oggetto, che fra le altre cose non andava bene per i dadi con misure europee, per cui ho pensato di costruirmi un esemplare ispirato a quello.
Come fare
Ho preso una vite da 3 mm, gli ho avvitato due dadi facendo attenzione che venissero perfettamente allineati con le facce (foto 1), vi ho infilato sopra un pezzetto di cavo termorestringente che adesso si trova facilmente in confezioni con varie misure e colori (foto 2), ho scaldato e l'estremità del tubo una volta raffreddata e sfilata dal bulloncino, ha assunto una forma esagonale perfettamente corrispondente ai due dadi, mantenendo una certa flessibilità ed elasticità che facilita la presa del dado.
Ho poi infilato nel tubetto termorestringente, per conferirgli una certa rigidità, un pezzo (35 mm circa) di un comando di potenziometro (quelli in plastica) ed infine ho aggiunto un "manico" costituito da una cannuccia da bibite in plastica da circa 7 mm di diametro.
Infine ho riscaldato anche il resto del tubetto, quello che forma il manico, per fissare il tutto.
Ponendo un dado nella cava così creata (foto 3), si raggiungono punti impossibili con normali attrezzi ed assicuro che il "collo" flessibile facilita incredibilmente l'avvitamento sia ruotando l'attezzo, o la vite od entrambi a seconda dei casi.
Provatelo, non costa nulla e vale moltissimo
L'apparato funzionò infatti al primo colpo ed è ancora in mio possesso.
Ricordo ancora un attrezzino in plastica allegato al kit per facilitare l'avvitamento dei dadi in posizioni scomode.
Era un cilindretto di plastica che aveva all'estremità una cava esagonale in cui si metteva il dado che poi si portava a contatto con la vite, facilitando molto le cose. Mi pare che avesse una cava ad ogni estremità per dadi di due misure diverse.
Un paio di traslochi hanno fatto sparire l'oggetto, che fra le altre cose non andava bene per i dadi con misure europee, per cui ho pensato di costruirmi un esemplare ispirato a quello.
Come fare
Ho preso una vite da 3 mm, gli ho avvitato due dadi facendo attenzione che venissero perfettamente allineati con le facce (foto 1), vi ho infilato sopra un pezzetto di cavo termorestringente che adesso si trova facilmente in confezioni con varie misure e colori (foto 2), ho scaldato e l'estremità del tubo una volta raffreddata e sfilata dal bulloncino, ha assunto una forma esagonale perfettamente corrispondente ai due dadi, mantenendo una certa flessibilità ed elasticità che facilita la presa del dado.
Ho poi infilato nel tubetto termorestringente, per conferirgli una certa rigidità, un pezzo (35 mm circa) di un comando di potenziometro (quelli in plastica) ed infine ho aggiunto un "manico" costituito da una cannuccia da bibite in plastica da circa 7 mm di diametro.
Infine ho riscaldato anche il resto del tubetto, quello che forma il manico, per fissare il tutto.
Ponendo un dado nella cava così creata (foto 3), si raggiungono punti impossibili con normali attrezzi ed assicuro che il "collo" flessibile facilita incredibilmente l'avvitamento sia ruotando l'attezzo, o la vite od entrambi a seconda dei casi.
Provatelo, non costa nulla e vale moltissimo
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